mercoledì 25 febbraio 2009

Brutti presentimenti

Quanti seguono questo blog sanno che sono stato sempre personalmente contrario al viaggio del Papa in Terra Santa in questo momento, specialmente dopo il massacro di Gaza. Il motivo è semplice: come può il Santo Padre stringere le mani, ancora grondanti di sangue, dei carnefici? Quando il sionismo sarà finito (sono finiti nazismo e comunismo; volete che non finisca prima o poi anche il sionismo?) i nuovi potenti di turno (magari gli stessi di oggi, riciclati) mostreranno a tutti le foto del Papa che stringe la mano di Olmert (o di Netanyahu o della Livni, o chi per loro), per dimostrare che la Chiesa cattolica è stata complice dei crimini del sionismo. Oltre il danno, le beffe. Ma, come ho detto nel post del 16 febbraio, capisco che questo viaggio "s'ha da fare".

Da qualche giorno però mi tormenta uno strano presentimento: che possa succedere qualcosa al Papa. Finora non ne avevo parlato con nessuno, perché pensavo che potesse essere frutto della mia paranoia. Ieri invece ho ricevuto un messaggio da uno dei nuovi lettori, che si troverà in Terra Santa negli stessi giorni in cui ci sarà il Santo Padre. Ebbene, mi confidava la medesima preoccupazione. Ormai conosciamo i metodi usati dal Mossad. Non ci vuole nulla a organizzare un "gesto folle" di un fanatico musulmano, per poter poi promuovere il tanto atteso "scontro di civiltà" fra l'Occidente giudeo-cristiano e l'oscurantismo islamico. Lo stesso clima di odio anticristiano che si sta diffondendo in questi giorni in Terra Santa potrebbe non essere casuale. Certo è il clima piú propizio per qualche "gesto folle".

Spero che si tratti solo di una mia fisima. Ma intanto intensifichiamo le nostre preghiere per il Santo Padre, perché il Signore lo accompagni ("camminerai su aspidi e vipere, schiaccerai leoni e draghi") e lo conservi alla sua Chiesa.